Settembre, tempo di concept car Opel - image  on https://motori.net
You are here

Settembre, tempo di concept car Opel

Settembre, tempo di concept car Opel - image 1965-IAA-Experimental-GT on https://motori.net

In anteprima mondiale IAA Mobility la nuova Opel GT Experimental. Nel 1965 Opel presentò la prima concept car di una Casa europea Concept car diventate modelli di grande successo.

 Il mese di Settembre ed i saloni tedeschi sono tradizionalmente il tempo ed i luoghi preferiti da Opel per presentare le sue nuove concept car, prototipi che spesso sono stati il punto di partenza per la realizzazione di automobili di grande successo. Non fa eccezione quest’anno lo IAA Mobility, in programma dal 5 al 10 Settembre a Monaco di Baviera, dove la Casa automobilistica tedesca, unico marchio del gruppo Stellantis presente alla rassegna, espone, accanto alle versioni elettriche di Opel Corsa e di Opel Astra, l’attesa concept car Opel GT Experimental. che fornirà una chiara anticipazione del futuro del brand Opel, dando forma alla sua visione più tecnica ed estrema della filosofia Bold and Pure in termini di design.

La tradizione di cui parliamo risale al 1965 quando al Salone di Francoforte fu esposta la Opel Experimental GT – prima concept car mai realizzata da un costruttore europeo – che ispirò l’iconica coupè Opel GT, commercializzata tre anni dopo e venduta in oltre 100.000 esemplari nell’arco di sei anni. Un successo annunciato: una concept car come la Opel Expertimental GT non avrebbe suscitato molta meraviglia nello stand di qualche carrozziere italiano e magari proposta in vendita a prezzi astronomici. Nello stand di una marca di volume come Opel era tutta un’altra cosa.

In effetti trattava di un esemplare unico costruito a mano. Il nome però, senza che nessuno se ne accorgesse, rivelava il vero scopo di questa vettura. La concept car in mostra non era intesa tanto a dimostrare la propensione degli ingegneri della Opel alle ricerche avanzate, quanto piuttosto a scoprire quale mercato potesse avere una coupè simile fra i giovani ed i non più giovani di età ma di spirito sportivo. E la risposta era stata positiva al di là di qualsiasi previsione. E così fu.

La storia si ripetè quasi completamente all’inizio degli Anni Novanta quando, allo stesso Salone di Francoforte, Opel rilancia con successo l’idea della piccola coupè come concreta alternativa alle molte varianti sportive ed eleganti delle compatte del segmento B. Esposta come concept car (insieme ai prototipi Roadster e Scamp, sviluppati anch’essi sulla base della seconda generazione Corsa), Opel Tigra entra in produzione l’anno seguente quasi senza alcuna modifica, riscuotendo un immediato successo in due fasce di pubblico cui i costruttori guardano con grande interesse (i giovani e le donne) e per sei anni domina il mercato pressoché incontrastata.

Oltre ad un’immagine indubbiamente giovanile e dinamica, la linea molto personale, caratterizzata da un motivo laterale a “Z” e da uno speciale lunotto posteriore, le dimensioni contenute ed i costi di gestione accessibili sono i principali motivi di attrazione della Opel Tigra che viene proposta sul mercato con due motori ECOTEC bialbero a 16 valvole di 1.400 e 1.600 cc. La sua produzione cessa nel 2000 poiché, con l’introduzione della terza generazione Corsa, non è più disponibile il pianale su cui è realizzata.

Al Salone di Francoforte del 1999, Opel presentò la concept car G90, una vettura assolutamente nuova nel suo genere che non a caso il mese seguente sarebbe stata eletta “Concept Car dell’Anno” dalla rivista Automotive News International.  Questa rivoluzionaria concept car dai ridottissimi consumi, montava un 3 cilindri a benzina da 60 CV (44 kW) a iniezione sequenziale di benzina che emetteva solo 90 grammi di CO2 ogni chilometro (da qui il nome G = 90), anticipando così di ben nove anni la normativa che sarebbe entrata in vigore nel 2008 nell’Unione Europea.

Ad un valore così ridotto per una spaziosa automobile a 4 posti si era arrivati contenendo il peso e il coefficiente di penetrazione aerodinamica (Cx 0,22). Al tempo stesso la G90 faceva intravvedere la direzione che le carrozzerie delle Opel avrebbero potuto avere in futuro ed evidenziava nuovi approcci alla realizzazione degli interni.

Al Salone di Francoforte del 2001 Opel espose invece una proposta di veicolo a fuel cell nell’ottica di una futura produzione di automobili per uso privato alimentate a pile a combustibile che, oltre ad essere ecocompatibili, facessero risparmiare risorse energetiche. Sviluppata sulla base della monovolume compatta Opel Zafira presso il Centro Globale per le Fonti Energetiche Alternative di Magonza-Kastel, in Germania, la nuova Opel HydroGen3 mirava in primo luogo a migliorare le prestazioni e la fruibilità quotidiana del sistema di propulsione.

Il sistema di trazione elettrica era stato oggetto di ulteriore sviluppo ed aveva dimensioni più contenute. L’intero modulo pesava appena 92 kg, era posto tra il trasformatore di voltaggio e l’albero di trasmissione e comprendeva il trasformatore di corrente continua/alternata, il motorino elettrico e la trasmissione con la posizione di parcheggio ed il differenziale. Il fatto che potesse essere montato sugli stessi supporti di Zafira rappresentava un ulteriore passo avanti verso la fattibilità della produzione in serie. Un altro progresso era dato dal deciso miglioramento del comfort rispetto alla versione precedente. Un climatizzatore a funzionamento elettrico forniva agli occupanti aria fresca anche nelle giornate più torride. Il veicolo disponeva inoltre di un sistema di autodiagnosi che informava il guidatore dello stato di funzionamento di tutti gli impianti.

Un’altra concept car Opel sarà presentata quest’anno in anteprima mondiale all’IAA Mobility di  Monaco. Parliamo di Opel GT Experimental che, dice Florian Huettl, CEO della Casa tedesca «segna l’inizio di un nuovo capitolo per il nostro marchio. È stata progettata per fornire una visione tangibile della direzione che il marchio Opel sta intraprendenti».

Una delle caratteristiche più accattivanti di questa nuova concept car è rappresentata dall’ulteriore sviluppo dell’Opel Compass, elemento guida della filosofia del design Opel. Il nuovo logo   Blitz illuminato è posizionato al centro, in una nuova rielaborazione dell’Opel Vizor, la caratteristica fascia anteriore che caratterizza il marchio, nonché elemento tecnologico. È accompagnato dalla firma luminosa a forma d’ala sull’asse orizzontale, mentre la piega centrale illuminata aggiunge ulteriore drammaticità. Una caratteristica grafica animata da luci di colore rosso sulla superficie della carrozzeria, priva di inutili linee di chiusura, suggerisce la ripetizione dell’icona bussola sul retro di Opel Experimental.

L’efficienza aerodinamica è stata a lungo un tratto distintivo dei veicoli Opel e la struttura accattivante delle ruote indica che anche Opel Experimental condividerà questo elemento. Gli spunti futuristici proseguono nell’abitacolo, con la struttura profilata dei sedili ergonomici, tipici delle vetture Opel, che suggerisce un approccio sostenibile e attento alle  risorse.

Related posts

Leave a Comment

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.